" Se sei forte, sii mite e pacifico,in modo che chi ti sta vicino abbia rispetto di te piuttosto che paura."
( Chilone di Sparta )
Ancora una volta siamo chiamati a commentare la morte di una persona, fragile, piccola, indifesa che non ha retto all'attacco spietato dei soliti sciacalli.
Per un equivocato senso di se stessi, delle figure assurte a personaggi di pubblico rilievo, non si capisce bene in virtù di quali meriti, passano ogni istante del breve tempo che la vita gli ha assegnato a " cercare la verità e diffonderne il verbo."
Principio condivisibile pienamente, se non fosse per qualche minuscola eccezione che ne invalida la sostanza.
In un mondo che affonda i piedi in una melma di bugie, mistificazioni,depistaggi e quant'altro assimilabile, i nuovi eroi, cavalieri senza macchia e senza paura, evitano, accuratamente, di affrontare Golia su questioni di interesse planetario per attaccare, cinicamente, i tanti piccoli Davide certi di uscire vincenti dall'impari tenzone.
Il tiro con la fionda non ha insegnato loro nulla.
Evidentemente in questa società Giovanna Pedretti e Matteo Mariotti, persone anonime come la quasi totalità degli esseri umani, rappresentano la selvaggina perfetta per l'attacco dello sciacallo.
Le loro vicende personali, persino intime, vengono date in pasto alle belve del Web.
Potenti riflettori si accendono ed una luce accecante li stordisce sino a renderli annichiliti, stravolti, stremati ed indifesi.
Arrendersi è la soluzione. L'unica praticabile.
Ammettere il dolo, ammesso ce ne sia uno, l'unica strada percorribile per saziare la bestia che: combatte la sua battaglia per la verità.
L'unica verità che emerge alla fine è che nel nome di una visibilità,leggi notorietà, cercata ad ogni costo, sulla pelle dei più deboli e più fragili, nelle gelide acque del Lambro si è spenta una vita.
Altre verità non esistono.
Ancora una volta, nell'indifferenza generale, gli sciacalli hanno sbranato la preda.